Sanità: "A rischio prestazioni per ritardo accreditamenti"

TERAMO – Senza proroga degli accreditamenti istituzionali c’è il rischio di interruzione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate da circa 200 strutture private accreditate finora provvisoriamente: a lanciare l’allarme sono i consiglieri regionali abruzzesi del Pd Claudio Ruffini, Giovanni D’Amico e Marinella Sclocco, con un’interpellanza al presidente della Regione e Commissario alla Sanità, Gianni Chiodi. Chiedono se siano stati presi provvedimenti per prorogare gli accreditamenti alle strutture sanitarie e socio-sanitarie sulla base di quanto previsto nel Programma operativo 2010, che prevedeva il rilascio di accreditamenti definitivi da parte della Regione entro il 31 dicembre 2010. "Siamo preoccupati per il mondo delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie – affermano -, senza accreditamento definitivo le strutture private si ritroverebbero nell’impossibilità di erogare prestazioni". Finora era lo Stato a prorogare gli accreditamenti. Il termine del 1° gennaio 2010 era stato prorogato al 1° gennaio 2011 dalla legge 191/2009, ma ricordano gli esponenti dell’opposizione, da questa data "nè la finanziaria nazionale nè il decreto mille-proroghe, nè la Regione Abruzzo hanno adottato un nuovo provvedimento di proroga. Quindi le strutture private della Regione Abruzzo sono senza accreditamento". "Vogliamo che Chiodi ci dica, in caso di mancata adozione degli atti di accreditamento definitivo, cosa intendano fare la Regione e l’Ufficio del Commissario per evitare la cessazione dei servizi all’utenza". Al presidente Chiodi il Pd chiede anche se, nel ritardo nell’adozione degli atti, "non abbia inciso la denunciata assenza, da mesi, di un assessore alla Sanità. "Ci siamo già rivolti al senatore Giovanni Legnini – fanno sapere i tre consiglieri regionali – affinchè nella conversione in legge del Decreto mille-proroghe venga presentato un apposito emendamento per posticipare il termine del 1° gennaio 2011, tenendo così in vita le prestazioni finora erogate dai privati".